Bilancio: vitto e alloggio dei professionisti

La nuova disciplina per prestazioni alberghiere e somministrazione di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente.

L'articolo 10, D.Lgs. n. 175/2014, intervenendo sull’articolo 54, comma 5, TUIR, modifica sensibilmente la disciplina relativa alle spese di vitto e alloggio dei professionisti sostenute dal committente.

La nuova disciplina prevede che le spese per prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscano compensi in natura per il professionista, con decorrenza dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2015. In tal modo si semplifica la complessa procedura prevista dal D.L. 223/2006, oggetto di numerose critiche per i complicati adempimenti contabili e amministrativi in capo sia al committente sia al professionista.

In base al nuovo scenario il committente che acquisisce direttamente un servizio, sia pure a beneficio di terzi, acquisirà il documento e ne determinerà la deduzione secondo le regole vigenti del TUIR, nel rispetto della regola generale dell’inerenza. Il fruitore del servizio, invece, non considera compenso in natura il beneficio ricevuto con l’assenza di qualsiasi costo.